Ciao a tutti miei cari lettori!
Chissà di cosa mi parlerò oggi… 😛
Sono stata via per qualche giorno per visitare questa meravigliosa capitale.
Devo rimettermi in sesto con le letture. In viaggio ho letto uno di quei tascabili Newton Compton che si vendevano a 0.99 centesimi, “Il Ballo” di Irene Nemirovsky, quindi ve ne parlerò.
Ma la cultura non è solo quella che si legge nei libri o si vede in un film, è ciò che si respira nell’aria di una città pregna di storia, è ciò che cattura il nostro interesse, entusiasmandoci, anche se non è generalmente condivisibile, è l’insieme delle esperienze che si catturano semplicemente guardando al di là del nostro naso, specie per chi, come me, vive in una piccola città dalla routine noiosa e sterile.
Non posso raccontarvi tutto tutto tutto nei minimi dettagli perchè non la finirei più, ma posso cercare di sintetizzare sperando di riuscire ad esprimermi al meglio…
Pronti?!?!?
Via!!!
Avendo viaggiato di mattina, tra viaggio, arrivo in albergo, ho perso mezza mattinata. Pasto frugale e via alla volta della Tour Eiffel!
E così come gli appartamenti di Napoleone, riproduzioni delle stanze sfarzose e ricche di componenti scintillanti…
Del resto, anche solo camminare per le strade del quartiere latino donava un senso di appagamento totale.
Notre Dame, l’arco di Trionfo, Moulin Rouge… tutte opere che bisogna assolutamente vedere.
Per non parlare della chiesa del Sacro Cuore che si stagliava in cime ad una scalinata immensa, stancante sì ma che vale la pena salire per poter rimanere a bocca aperta di fronte alla enormità della struttura 🙂
Altre due tappe da non perdere (peccato non avere le foto con il cellulare) sono il Centre Pompidou, museo di arte moderna e contemporanea, opera di Renzo Piano, in cui ci sono opere sì strambe, ma affascianti; che L’esposizione Dalì.
Ragazzi, Salvador Dalì era un uomo davvero estroso ma con tanto da raccontare.
Le sue opere erano ispirate e influenzate dai personaggi e le epoche più disparate: Newton, Freud, mitologia, religione…
Sono rimasta incantata dalla statua di Alice nel paese delle meraviglie, dalla scultura di un pollice che aveva un significato religioso sulla grandezza del divino e i vari quadri che, anche se osservati minuziosamente, rivelavano particolari ogni volta nuovi.
Insomma, tutto affascinante.
Ci ha un po’ penalizzato la pioggia incessante. Ma, armati di K way, ci siamo avventurati in ogni dove non pentendoci mai della scelta.
Parigi, assolutamente da vedere!!!
Buona serata
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