Esclarmonda è una ragazza sicuramente coraggiosa e desiderosa di far trionfare la sua autonomia e indipendenza intellettuale. Il suo sacrificio farà comprendere alle persone che le sono vicine l’impulsività e la grettezza delle proprie azioni e delle proprie idee. Ma dalla sua prigionia, molto imparerà ella stessa. Sopratutto quando, considerata la nuova Vergine Maria, partorirà un figlio. Non sto a spiegarvi come questo sia potuto succedere, ma Esclarmonda sarà combattuta tra ciò che è giusto per sè e il suo bambino e ciò che sarebbe giusto fare per onestà morale.
Ecco che per Esclarmonda si presenta la possibilità di piegarsi agli eventi per l’amore di qualcuno, un figlio, anche se questo non è nella sua indole o in linea con il suo pensiero e le sue scelte.
Mi è piaciuto il personaggio di Lotario che rappresenta, a mio parere, la redenzione. Dopo aver vissuto una vita lussuriosa, davanti al “NO” di Esclarmonda, reagisce con un atteggiamento nobile e si avvia verso la metamorfosi di sé, cercando di plasmare il proprio essere in ciò che è moralmente accettato in maniera perseverante.
Lo stile è singolare. Sa essere quasi etereo descrivendo appieno il contesto quasi reverenziale nei confronti di Esclarmonda, ma è anche crudo, diretto, con termini ricercati che ne celino apparentemente il significato.
200 pagine volano. Consigliato!
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